Un arazzo, non un affresco
"I Vicerè" di Federico De Roberto, è stato pubblicato nel 1894. Sono impressionata da quanto poco siamo cambiati da allora, da quanto il romanzo entri nel tessuto profondo delle dinamiche sociali per mostrarne le debolezze e le miserie. Ho letto "Il Gattopardo" troppo tempo fa per fare un vero paragone, la mia vaga memoria mi suggerisce che Tomasi di Lampedusa fa un affresco di superficie là dove De Roberto intesse un arazzo che penetra nelle fibre profonde dell’animo umano per mostrare il disegno esterno che esso produce. A suo tempo ho adorato Il Gattopardo. Dopo aver letto i Vicerè, però, mi pare quasi un romanzo ottimista e, per certi versi, "compiacente".